venerdì 28 agosto 2009

Il trasporto pubblico locale è alla deriva, e ha perduto di vista il suo scopo, ossia l'essere un pezzo importante del welfare: questo è l’allarme che i Pendolari del Nord-Ovest hanno lanciato a Pierluigi Bersani, candidato segretario del PD presente a Genova in occasione della Festa Democratica.

“Siamo qui innanzi tutto come cittadini, oltre che come pendolari” esordiscono i rappresentanti degli utenti di Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna: “e rivendichiamo il nostro diritto ad una mobilità sostenibile e dignitosa, degna di un Paese civile. Non basta l’Alta Velocità per dire che il Paese ha raggiunto gli standard europei, perché il 95% degli utenti viaggia attualmente su linee a media e breve distanza, e sono questi collegamenti ad essere stati completamente abbandonati: senza una visione integrata del sistema della mobilità, si andrà presto al collasso”.

Sonia Zarino (Pendolari Liguri) chiede al candidato segretario del PD un impegno concreto per la ripresa degli investimenti nel trasporto regionale, che avrebbe anche una funzione di rilancio dell’economia;

Cesare Carbonari (Pendolari Piemontesi) illustra l’aggravamento costante dei livelli di servizio che milioni di passeggeri sono obbligati ogni giorno a sopportare, consegnando a Bersani una raccolta fotografica eloquente del degrado raggiunto dai treni per i pendolari;

Giorgio Dahò (Pendolari Lombardi) pone l’accento sulla mancanza di concorrenza e sulla necessità di arrivare a gare che mettano le Regioni in condizione di scegliere il servizio alle condizioni più vantaggiose;

Giuseppe Poli (Pendolari Emilia-Romagna) ribadisce l’importanza di un rapido rinnovo dei rotabili e di una costante programmazione degli interventi di manutenzione degli stessi;

Emblematicamente viene poi mostrata una foto che Paolo Marchi, dei Pendolari Liguri, ha scattato poche ore prima: una porta di regionale sbarrata con un’asse di legno. La domanda che viene posta provocatoriamente è: ma siamo ancora in un paese civile?

Intanto i pendolari stanno pensando di organizzarsi in un movimento nazionale in grado di colloquiare con i maggiori vertici istituzionali, e lanciano l'appello all'unità con tutti i comitati attivi sul territorio italiano per la tutela degli interessi comuni che, sostengono, non sono interessi particolaristici, ma riguardano l'intero Paese che non può prescindere da un sistema della mobilità efficiente, moderno, sostenibile ed economico.

Sono questioni pesanti quelle poste al candidato Pierluigi Bersani, questioni alle quale non si sottrae e alle quali risponde con molta chiarezza. “E’ vero”, dice, “l’Alta Velocità da sola non basta. Ha richiesto un fiume di denaro, (molto di più di quanto previsto, ndr.) e il risultato è che il trasporto locale è stato depauperato in modo inaccettabile. Occorre investire molto in questo settore, anche in funzione anti-crisi. L’economia verde, che è forse l’unica via d’uscita per tornare a crescere e dare lavoro alla gente, comprende a pieno titolo il settore del trasporto pubblico, occorre pertanto perseguire convintamene questa strada.”

Prendiamo atto di questo importante impegno che ci auguriamo troverà un seguito nella prosecuzione di una forte ed incisiva azione parlamentare del PD e ringraziamo Pierluigi Bersani per aver voluto incontrare dei rappresentanti di istanze sicuramente molto sentite a livello territoriale. Il nostro ringraziamento va inoltre al Segretario Regionale del PD, On.le Mario Tullo, componente della Commissione Trasporti della Camera e propiziatore dell’incontro, così come a quanti hanno partecipato, come il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e il candidato alla segreteria regionale Lorenzo Basso.

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