venerdì 21 gennaio 2011

Presidente Berlusconi è l’ora di dimettersi

Lo spettacolo indecoroso che il Presidente Berlusconi sta offrendo al mondo Intero non è degno di un Paese civile ed ha superato ogni limite.
Assistiamo ormai da tempo ad un profondo decadimento dei costumi e della morale pubblica, che il comportamento del Presidente del Consiglio e dei suoi sodali ha di fatto imposto quale nuovo modello di riferimento per la società civile, imbarbarita da anni di volgarità mediatiche veicolate tramite la televisione commerciale.
Siamo adesso giunti all’estremo limite del degrado, l’accusa infamante del reato connesso alla prostituzione minorile che macchia una delle più alte cariche dello Stato e, di conseguenza, noi tutti.
E’ intollerabile che chi, come Berlusconi, ha sbandierato più volte, con parole e immagini patinate, il primato dei valori connessi alla famiglia intesa nella sua forma più tradizionale, nei fatti si riveli poi un mero “utilizzatore finale” di corpi femminili ridotti a merce di scambio.
E’ ora di mettere fine a questo triste, indecoroso e sporco spettacolo che offende tutte le donne di tutto il mondo e, in generale, tutti coloro che abbiano davvero a cuore e rispettino nei fatti la dignità della persona.
Presidente, è ora che si faccia da parte, lei non ci rappresenta né come politico, né come uomo.


Le Consigliere Provinciali del Partito Democratico

Sonia Zarino
Clara Sterlick
Maria Angela Milanta
Maria Teresa Poggi


Le Assessore Provinciali del Partito Democratico

Anna Maria Dagnino
Milò Bertolotto
Monica Puttini

domenica 16 gennaio 2011

Genova - Dibattito in Provincia per il container radioattivo

Genova - Il "caso" del container radioattivo sbarca in consiglio provinciale. Preoccupazioni e rassicurazioni si sono intrecciate in Consiglio Provinciale nel lungo dibattito sul container radioattivo nel porto di Pra-Voltri, aperto dalle espressioni di opinioni di Angelo Spanò (Verdi) e Massimo Pernigotti (Lista Biasotti) e concluso dall’assessore Alberto Corradi che ha chiesto anche “l’individuazionedi uno specifico sito portuale per trattare tutte le possibili emergenze” rassicurando la popolazione sugli esiti dei controlli “tuttinegativi” svolti dall’Arpal su quattrocento lavoratori del Vte esull’equipaggio della nave che ha trasportato il container e sul “suocompleto isolamento che garantisce da ogni rischio di emissioniall’esterno”. Per Spanò “non bastavano servitù e polveri sottili nel Ponente, ci voleva anche un container radioattivo in porto. Però vorrei complimentarmi con il personale del Vte per l’immediatezza con cui ha rilevato la presenza del contenitore che pare contenga cobalto 60 e la zona sembrerebbe essere stata messa in sicurezza e non si dovrebbe correre alcun rischio. Credo sia stato fatto tutto il possibile per evitare contaminazioni, ma affichè la Provincia possa dare risposte compiute ai cittadini e ai lavoratori chiedo alla presidente Zarino la convocazione della commissione consiliare ambiente e l’audizione di tutti i soggetti competenti e coinvolti su questo tema.” Pernigotti si associa al “plauso per i tecnici del Vte che a luglio sono riusciti a individuare il container pericoloso” ma aggiunge “una preoccupazione, al di là di tutte le garanzie date: leggo che allo stato attuale eventuali radiazioni non si propagherebbero oltre i duecento metri dal contenitore, però nel canale di calma ci sono attività e società sportive di canottaggio e vela e a lume di naso non mi sembra che il limite dei duecento metri ci sia, vorrei rassicurazioni in proposito.”Nel dibattito sono intervenuti anche Stefano Ferretti (Idv), SoniaZarino e Stefano Volpara (Pd), Gian Piero Pastorino (Prc) DanieleBiagioni (Udc), Paolo Bianchini ed Enrico Farina (Pdl); Renata Oliveri(Gruppo Misto) e Salvatore Fraccavento (Sel). Per Ferretti “l’argomento è gravissimo e trovo goffo e inadeguato che questo container sia stato scaricato a terra e solo dopo quattro o cinque giorni che intorno vi si avvicendavano i lavoratori portuali ci si accorga che ha una straordinaria emissione radioattiva. Per questo non mi unisco al plauso dei miei colleghi al Vte e anch’io chiedo la convocazione della commissione consiliare con tutte le parti in causa.” Per Zarino, presidente della commissione ambiente del Consiglio Provinciale “è una vicenda dai contorni ancora oscuri, seguita persino da servizi segreti di diversi Paesi. Il container radioattivo, anche se confinato da barriere d’acqua, non può comunque restare più a lungo lì e convocheremo al più presto la commissione per avere risposte in proposito.”Volpara si rallegra ironicamente “perché con questa vicenda finalmente qualcuno si accorge che c’è il porto a Pra-Voltri. Ilcontainer, comunque, è lì dallo scorso aprile e i comitati l’avevanosegnalato con striscioni e l’onorevole Tullo ha presentato richieste in Parlamento. I toni allarmistici vanno ridimensionati, però il nodo difondo è che il porto di Voltri è stato costruito senza una reteinfrastrutturale adatta né un sistema di controlli adeguato per essere uno scalo europeo. Servono più investimenti per la sicurezza del porto e dei suoi lavoratori.” Pastorino sottolinea due aspetti : “il primo è il tempo perso, perché sono sei mesi che il container è lì, i comitati hanno posto la questione a metà luglio anche in Comune con il consigliere Nacini e dopo vari rinvii se ne è parlato a metà settembre e ora nuovamente.Il secondo è che non vorrei, come nei casi della Stoppani e della Haven che poi tutte le spese ricadessero sulle pubbliche amministrazioni: c’è uno spedizioniere, un armatore che l’haimbarcato, un terminale di destinazione e ne rispondano.” Biagioniconcorda sulla commissione ad hoc “dobbiamo affrontare in quella sede tutti i temi collegati, compresi in forma preventiva anche i nodi di un eventuale transito del contenitore sul territorio”. Bianchini esprime “preoccupazioni, la più immediata perché si scarica un container con sostanze potenzialmente dannose, ma un contenitore ha matricola e proprietario per risalire alle responsabilità. La seconda è la convivenza porto-città, perché il porto incombe sulla città e dobbiamo stare molto attenti nel valutare per ogni spazio anche la possibilità di ridurre al minimo rischi e disagi.” Per Farina “il problema non è certo stato affrontato come si deve, con i lavoratori del porto a stretto contatto con questa realtà e anche i cittadini che fanno sport nelle vicinanze.” Oliveri dopo aver detto “quello del container radioattivo è un problema certamente gestibile con gli strumenti adeguati e accertando le responsabilità” ha spezzato una lancia a favore del porto di Voltri “progettato negli anni sessanta, è un porto moderno rispetto al contesto della portualità nazionale. Si può organizzare un migliore servizio, ma servono stimoli del terminalista e soprattutto dell’Autorità Portuale per farlo.” Fraccavento invita “a riflettere su quante cose ci passano sopra la testa, come questo container senza che ne sappiamo nulla. Oggi chiunque può spedire qualsiasi cosa senza che si sappia di cosa si tratta. Ma quante persone sono state soggette alla fonte radioattiva e con quali effetti? Il governo ha scelto nuovamente per l’Italia il nucleare e questo sembra già anticipare una conseguenza di quella scelta.” L’assessore Corradi, specificando che la Provincia non ha alcuna competenza su controlli e autorizzazioni in materia di radioattività ha però detto “da mesi sono costantemente informato da Arpal sulla situazione. E’ un intervento di bonifica particolarmente delicato, ma vorrei tranquillizzare la popolazione: riscontrata la radioattività il container è stato isolato con barriere di cemento e d’acqua e all’interno ha schermature di rame ed è stato predisposto un bunker in cemento dove si possa far operareun robot. E’ isolato nel sesto modulo e non c’è nessun problema anche nelle aree limitrofe e dalle indagini condotte dall’Arpal suquattrocento lavoratori del Vte e sull’equipaggio della nave che hatrasportato il contenitore, non c’è stata alcuna contaminazione. Solleveremo comunque l’esigenza di individuare soluzioni in areeportuali per realizzare una struttura bunker per rispondere adeventuali emergenze. Se il Consiglio deciderà di convocare la commissione, vi parteciperò certamente, e sarà necessaria la presenza della Prefettura, che coordina le operazioni, e di tutti gli enti come Arpal, Asl, Vigili del Fuoco e di tutti i soggetti coinvolti.”

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