venerdì 31 ottobre 2008

Scontri di Piazza Navona:la verità monca del governo

da La Repubblica

Una serie di immagini dimostrano che prima i giovani di estrema destra picchiano a sprangate alcuni studenti medi senza che nessuno intervenga

di ANDREA DI NICOLA

Uno studente aggredito da Blocco studentesco prima degli scontriROMA - Uno scontro, anzi un assalto dei centri sociali contro i ragazzi pacifici di Blocco studentesco. La verità costruita dalla polizia e confezionata dal governo è bell'e pronta per andare in onda su Tg e televisioni. Tutto vero: gli universitari sono entrati in piazza Navona ed hanno affrontato i neofascisti di Blocco studentesco. Tutto vero, ma solo una parte della verità. Una parte perché non dice cosa è successo in quella piazza romana prima dello scontro. Non dice insomma, come ricostruito da un ragazzo che ha scritto a Repubblica e come testimoniato da decine di foto che, prima dell'azione degli universitari, un camioncino pieno di mazzieri aveva aggredito a cinghiate e a sprangate gruppi di quindicenni che fino a quel momento avevano giocosamente, accompagnati dai loro professori, contestato il decreto Gelmini. Dal famigerato pulmino bianco sono scesi studenti, molti evidentemente fuoricorso, che a botte e calci si sono posizionati nel cuore dell'assembramento di ragazzini delle medie superiori spargendo violenza e terrore allo scopo di connotare a destra la protesta studentesca. Solo a questo punto intervengono gli universitari chiamati dai più giovani per cercare una difesa che la polizia non ha saputo offrire. Dal corteo della Sapienza arriva un gruppone, a mani nude tanto che per attaccare usano i tavolini e le sedie dei bar che trovano in piazza e inizia il confronto con i neofascisti.
Per motivi oscuri le forze dell'ordine si accorgono solo di questa seconda fase della prima, dell'attacco ai liceali da parte di Blocco studentesco non si accorgono. I funzionari di polizia, che pure non erano distanti da dove avveniva il macello dei diritti, dicono di non essersene accorti e non ne fanno cenno nelle loro ricostruzioni. Tanto meno ne fa cenno in Parlamento il sottosegretario Nitto Palma vendendo al Parlamento e al Paese una verità monca che però le tecnologie smontano nel giro di poche ore. Le foto parlano chiaro e, a meno che questo non sia un Paese di maestri di Photoshop, ci dicono che quella del governo e della questura è una verità monca. Quasi una menzogna. (31 ottobre 2008)

Prove di squadrismo a Piazza Navona?

Che sia usuale, come dice il Governo, che si lascino entrare sui luoghi delle manifestazioni camions carichi di spranghe, è una affermazione che a me suscita parecchia inquietudine. Non so a voi.



da La Repubblica

Il sottosegretario all'Interno ricostruisce alla Camera le violenze in Piazza Navona
Assolta la polizia "equilibrata", ma l'opposizione insorge: "Stravolgimento della realtà"
Governo: Scontri, sinistra colpevole
L'opposizione ribatte: "Solo bugie"

ROMA- Per il governo, la colpa è degli studenti di sinistra. I video, le testimonianze, le teste sanguinanti non sono prove sufficienti: gli scontri di piazza Navona li hanno voluti i collettivi universitari e la sinistra antagonista. Loro hanno picchiato e scaraventato le sedie in aria, la polizia è stata "equilibrata" e non c'era nessun infiltrato. Il camion degli studenti di destra è stato fatto entrare in piazza perchè "è usuale quando c'è una manifestazione". Quello che la polizia, e quindi il governo non raccontano è la calata dei mazzieri sugli studenti inermi, spesso giovanissimi, che stavano in piazza Navona dalla prima mattina. Ben prima dell'arrivo degli squadristi di Blocco studentesco arrivati in piazza con mazze e spranghe. Manca, nella ricostruzione del governo, la causa scatenante degli scontri e questo dà il via alla polemica fra le forze politiche. Il Governo: "Aggrediti da sinistra". Ma il sottosegretario all'Interno Francesco Nitto Palma non ha dubbi. Gli studenti di destra, quelli con i bastoni tricolore, non hanno aggredito: no. Sono stati gli altri con i caschi da motociclista che, invece di fermarsi nella piazza a manifestare, si sono fatti largo tra i ragazzi e, arrivati all'altezza di piazza delle Cinque Lune, si sono dapprima schierati urlando slogan contro i fascisti e poi hanno iniziato un fitto lancio di oggetti, sedie e tavolini dei bar.
"Agenti lontani per evitare tensioni". Anche le critiche contro la Polizia sono infondate. Il governo neppure questo ammette. Chi sostiene che le forze dell'ordine non sono state tempestive nell'intervenire, troppo morbide con gli estremisti di destra che occupavano la piazza con un camion pieno di spranghe, per il sottosegretario dice falsità. "D'altronde è usuale - spiega il sottosegretario - che durante le manifestazioni i mezzi raggiungano piazza Navona". "Polizia equilibrata". "L'operato delle forze dell'ordine - ha detto Palma - è stato equilibrato e prudente, teso a tutelare la libertà di espressione e la sicurezza e l'incolumità pubblica". Se gli agenti erano assenti da piazza Navona, spiega il sottosegretario di Forza Italia, è perchè volevano evitare tensioni dopo gli slogan dei manifestanti scanditi contro le forze dell'ordine. "Nessun infiltrato". E la storia degli "infiltrati"? Tutte balle per il sottosegretario. Facendo riferimento al filmato rilanciato da YouTube dove è ripreso un giovane che si muove e parla con i poliziotti con familiarità tale da ingenerare "il sospetto che fosse un infiltrato della polizia, in realtà - assicura il sottosegretario agli Interni- lo stesso è un giovane del Blocco studentesco di destra, e la sua posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti". Rc, "Realtà stravolta". Rifondazione dà fuoco alle polveri: "Il governo stravolge la realtà dei fatti", ha detto il segretario Paolo Ferrero. "Sembra di essere tornati al governo Facta, quando i mazzieri fascisti giravano impuniti a pestare i sindacalisti e poi si diceva che c'era la violenza dei rossi. A piazza Navona c'è stato un camion pieno di picconi che è stato lasciato entrare. Questa è la realtà". Idv e Pd, "Basta mostrare i muscoli". Antonio Di Pietro avverte il sottosegretario che "non si può mentire per sempre. Questo governo sta scrivendo una triste pagina della democrazia italiana. I cittadini vi chiederanno molto presto il conto di queste menzogne", e Walter Verini, deputato del Pd, vicinissimo al segretario Walter Veltroni, giudica la ricostruzione fatta dal governo "ben al di sotto della gravità dei fatti": "Decine di teppisti appartenenti alla sigla di estrema destra Blocco studentesco hanno aggredito armati di mazze e bastoni ragazzi poco più che adolescenti. Dovere del governo è abbandonare gli atteggiamenti muscolari finora esibiti".

domenica 26 ottobre 2008

«L’alta velocità danneggia i liguri» : parola di Assessore

Non possiamo non dirci d’accordo con l’Assessore Vesco quando guarda con preoccupazione alle priorità dichiarate da Trenitalia nei confronti degli investimenti, quasi esclusivamente diretti verso l’alta velocità. Come più volte anche da noi espresso in numerosi interventi, non si tratta di essere pregiudizialmente contro l’AV, ma da un elementare analisi del rapporto costi-benefici ci si rende conto di quanto tale scelta sia infausta e dannosa per il trasporto locale: non solo non verranno liberate nuove tracce per il trasporto regionale, ma verranno drenate risorse che renderanno ancora più oneroso per le regioni stipulare contratti di servizio che verranno caricati quasi esclusivamente di costi (ossia le linee meno profittevoli) e impoveriti degli introiti derivanti dalle linee “ricche”, servite dai treni IC, EC, AV, ecc, che però non ricadono nei bilanci del trasporto regionale ma esclusivamente in quelli della lunga percorrenza, che sarà così sempre più in attivo e pronta per essere, anche lei, quotata in borsa…Regioni, state all’occhio!!! Non facciamoci fregare dai furbetti di Trenitalia!!! La torta va spartita più equamente, per il bene del trasporto pubblico e della mobilità nel suo complesso, per questo occorre ragionare in termini complessivi, mettendo in sinergia i diversi mezzi di trasporto pubblico, non in concorrenza: quando avremo capito questo, e creato apposite autority per la mobilità, saremo già ad un passo dalla soluzione.

venerdì 24 ottobre 2008

Gazebi in piazza per il trasporto pubblico, missione compiuta!

Si è svolta lunedì 20 ottobre la Giornata per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, organizzata in oltre 100 città italiane dal Partito Democratico e dagli EcAggiungi immagineologisti Democratici. Numerose le attività: dal volantinaggio nelle principali stazioni, ai gazebo, all’incontro fra gli esponenti del PD e i pendolari.

Anche la Liguria ha contribuito al successo dell'iniziativa: a Genova e nel Tigullio si sono svolti volantinaggi e presidi nelle princiali stazioni. A Chiavari un gazebo ha presidiato per l'intera giornata i giardini antistanti la stazione ferroviaria, distribuendo volantini e materiale informativo con le proposte del PD in tema di trasporti pubblici. Il presidio è stata anche un'occasione per incontrare i cittadini ed ascoltare il loro punto di vista sulle priorità da soddisfare in tema di mobilità. Nel gazebo di Chiavari diversi sono stati i rappresentanti del PD che si sono avvicendati nel corso della giornata: dall'Assessore Provinciale Paolo Perfigli alla Coordinatrice del Tigullio, Mavi Zonfrillo, dai Consiglieri Provinciali Simone Pedroni e Sonia Zarino al Consigliere Regionale nonchè responsabile del settore trasporti e infrastrutture per il Tigullio Ezio Chiesa, oltre naturalmente a tanti militanti e simpatizzanti che hanno attivamente collaborato al successo dell'iniziativa.

Entusiasta il commento di Sergio Gentili, responsabile trasporti nel governo ombra del PD: “L’iniziativa di oggi sulla mobilità sostenibile ed il trasporto è stata un successo. Il volantinaggio per il rilancio delle politiche dei trasporti e della mobilità ha infatti raggiunto oltre 100 stazioni d’Italia dove rappresentanti del Partito Democratico sono scesi nelle stazioni ad incontrare i pendolari con l’obbiettivo di rimuovere l’attuale assenza di proposte politiche sul trasporto e la mobilità e soprattutto per illustrare le proposte del PD per il miglioramento dei trasporti nelle città, per l’incremento di 1000 nuovi treni in particolare nelle tratte ferroviarie locali.”La manifestazione, non a caso, è stata organizzata subito dopo gli scandalosi tagli del governo Berlusconi a danno dei trasporti pubblici: 250 mln di euro in meno per gli investimenti e 1000 mln di euro in meno per le ferrovie.“I pesanti tagli del governo – sottolineano il Ministro Ombra dell’Ambiente Ermete Realacci e il presidente degli Ecodem Fabrizio Vigni – provocano gravissime difficoltà al trasporto pubblico e alle ferrovie proprio mentre un numero crescente di italiani, in difficoltà per il carovita, vorrebbe lasciare l’auto ed utilizzare i mezzi pubblici”. “Le nostre proposte si basano essenzialmente su quattro settori d’intervento: ripristinare i fondi tagliati per il trasporto pubblico locale; acquistare mille nuovi treni per i pendolari; introdurre maggiori investimenti per tramvie metropolitane e ferrovie urbane;prevedere agevolazioni fiscali permanenti per chi utilizza mezzi pubblici”La giornata di lunedì ha visto coinvolti i cittadini, che hanno esposto le loro problematiche e proposto le loro soluzioni. Ma è stata anche un efficace banco di prova per le organizzazioni regionali del Partito Democratico. Particolarmente attivi il PD Lombardia e il PD Toscana.Il primo ha distribuito 50000 volantini con allegato un questionario “per dare voce alle proteste e alle proposte di chi viaggia sui treni in Lombardia”.Il secondo ha indetto un sit-in al Duomo per la tramvia, oltre ad aver organizzato un immancabile volantinaggio alle stazioni di Santa Maria Novella, Rifredi e Campo Marte.“La mobilitazione di oggi – concludono Vigni e Realacci – ha rappresentato un’occasione anche per ricordare che il trasporto pubblico fa bene al clima. La crociata del governo italiano contro il piano europeo è irresponsabile e miope. Proprio i paesi europei più avanzati dimostrano come investire sulla mobilità sostenibile riduca le emissioni e renda le città più moderne e vivibili”.

giovedì 9 ottobre 2008

Gazebi del PD in difesa del trasporto pubblico locale

Il 20 ottobre p.v. si svolgerà una importante iniziativa promossa dal Partito Democratico in favore del trasporto pubblico locale, individuato dal Partito quale tema centrale per i prossimi mesi.

In tutte le principali città italiane verranno realizzati presidi dove verranno distribuiti volantini che illustrano come l’attuale politica di tagli indiscriminati penalizzi ulteriormente il trasporto Pubblico Locale e come invece occorra tornare ad investire convintamente nelle politiche per il TPL, che molti analisti individuano come una delle maggiori emergenze negli anni futuri.

Un gazebo verrà allestito, sin dalla prima mattina, nei pressi della stazione ferroviaria di Chiavari, mentre altri presidi e volantinaggi verranno effettuati nelle altre località del Tigullio.
E' un'occasone importante anche per dare visibilità sul territorio all'azione concreta che il PD sta portando avanti in difesa dei servizi pubblici (come ad esempio la scuola), del sistema del welfare che è sempre più spesso posto sotto attacco e già eroso dagli ultimi provvedimenti del Governo.

domenica 5 ottobre 2008

Bando della Provincia di Genova per progetti di sviluppo della raccolta differenziata

A seguito di quanto disposto con D.G.R. n. 1236/2005 e a seguito della predisposizione del Programma operativo per il recupero della frazione biodegradabile dei rifiuti urbani, la Provincia ha assegnato una quota del finanziamento regionale, pari a circa € 505.000,00 per la realizzazione di progetti in attuazione di quanto previsto dallo stesso Programma.

Con le successive Deliberazioni di Giunta Regionale n. 1264/2006 e n. 1566/2007, la Regione ha assegnato alla Provincia di Genova una somma complessiva pari a € 1.541.542,00 per il finanziamento di ulteriori attività nell’ambito dello sviluppo ed incremento di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
La Provincia (previo parere favorevole del Comitato Consultivo ATO Rifiuti) ha deciso che tali fondi siano destinati a finanziare, in tutto o in parte, la prosecuzione delle iniziative nell’ambito della valorizzazione della frazione biodegradabile dei rifiuti urbani e per altre iniziative che abbiano come obiettivo lo sviluppo, la razionalizzazione e l’incremento in termini di resa percentuale delle raccolte differenziate di tutte le frazioni dei rifiuti urbani destinati al recupero.

I progetti possono essere presentati dai Comuni o dalle Comunità Montane o dalle Società a capitale totalmente o prevalentemente pubblico e devono avere i seguenti requisiti essenziali:
- devono prevedere la realizzazione di strutture o, in alternativa, devono riguardare l’acquisizione di attrezzature o mezzi;
- devono avere come obiettivo la limitazione della produzione di rifiuti o l’incremento delle quote di RD;
- devono essere corredati dai piani finanziari per la gestione del nuovo assetto, almeno per la parte incrementale.

I progetti possono essere finalizzati alla raccolta e recupero della frazione biodegradabile dei rifiuti urbani o all’incremento della RD relativa ad altre frazioni.
Gli stessi progetti possono riguardare i rifiuti domestici o anche la fornitura di servizi speciali per le attività economiche che producono rifiuti assimilati agli urbani.
I progetti possono includere fasi di lavorazione successiva alla raccolta per tutte le tipologie di rifiuti recuperabili, anche ampliando e incrementando con fasi di cernita, selezione, triturazione o trattamento le attività svolte presso gli ecocentri già autorizzati al fine di ottenere frazioni di rifiuti recuperabili di migliore qualità. In tal caso il progetto dovrà riguardare la messa in opera delle attrezzature necessarie per eseguire le suddette operazioni.

venerdì 3 ottobre 2008

Morire di lavoro, la strage infinita

Ieri, 2 ottobre, una ennesima tragica notizia mi ha particolarmente colpito per la modalità con la quale è accaduta: un operaio che stava lavorando alla posa di un tubo per la captazione del biogas nella discarica di Scarpino, a Genova, è caduto, dopo essere scivolato sul terreno sdrucciolevole e poco compatto, all'interno di un cunicolo di circa 80 cm. di diametro e, dopo una caduta di circa 18 metri è morto asfissiato dai gas mefitici e dagli oltre 70° di temperatura presenti sul fondo.
Una morte orribile, che forse poteva essere evitata con una semplice imbragatura, una cintura attorno ad una vita. Ma non si è pensato a farla indossare, ed un giovane di 33 anni è morto, e nulla hanno potuto fare i suoi compagni che hanno assistito, atterriti, al tragico evento, come si dice in questi casi. Ora il corpo è ancora laggiù, i tentativi di portarlo alla superficie non hanno ancora avuto buon esito e giace sotto quintali di rifiuti, aumentando se possibile lo strazio verso quella vita spezzata troppo presto dalla noncuranza con cui spesso, troppo spesso, si ignorano le più elementari norme di sicurezza. Come si può lavorare senza protezioni stando sull'orlo di un abisso di 18 metri, in fondo al quale di certo c'è la morte? I responsabili parlino e diano una spiegazione, se la possono fornire, ma certo è che questa pare una di quelle tragiedie evitabili e che si dovevano evitare, ma che invece si sono verificate e non mi sembra accettabile definirle delle fatalità.

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