lunedì 26 ottobre 2009

Bersani è il nuovo segretario del PD. Basso è il nuovo segretario ligure.

Il giorno dopo le primarie: tanta gioia per il risultato e per la grande prova di partecipazione e di democrazia che, ancora una volta, la nostra gente ci ha voluto dare.
Ora, un grande senso di responsabilità verso tutti coloro che guardano al PD con fiducia e con speranza.
Ora è importante che il dialogo non si fermi, dobbiamo tenere stretti i contatti con tutti coloro che hanno detto: eccomi, ci sono anch'io. Dobbiamo aprire i circoli alla voglia di partecipare e di discutere che c'è, e promuovere questo grande movimento di popolo per tornare a parlare delle cose che contano davvero e costruire così, tutti insieme, una grande e credibile alternativa di governo.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo risultato: Bersani e Basso eletti segretari confermano il risultato dei circoli e consegnano al Paese un PD forte e in grado di opporsi con efficacia alla destra di Berlusconi, e costruire sin da oggi la nostra proposta che sappia parlare al Paese e convincerlo che il nostro progetto è di gran lunga quello migliore e preferibile per tutti, e non solo per noi.
Grazie a tutti e a Pierluigi, così come a Lorenzo auguro buon lavoro: c'è tanto da fare ma abbiamo, io penso, le idee chiare e sapremo trovare la strada giusta!

sabato 17 ottobre 2009

FERROVIE. LA PROVINCIA INTERVIENE SULL'INCIDENTE DI ZOAGLI

Genova. L'incidente ferroviario di Zoagli, dove il 5 ottobre si incendiò un locomotore ha spinto Sonia Zarino, presidente della commissione trasporti della provincia, a chiedere un'audizione aTrenitalia cargo e RFI. Le due società si sono presentate a palazzo Doria Spinola con, fra gli altri, il responsabile della manutenzione cargo, Enrico Paoletti, e con il direttore territoriale di RFI, Massimo Iorani. L'importanza del tema è stata sottolineata dalla presenza dell'assessore provinciale Piero Fossati e da Edoardo Sottile, vice-prefetto di Genova.
Marina Pedemonte, che ha accompagnato Paoletti per Trenitalia cargo, ha spiegato come "il trasporto merci pericolose abbia un controllo approfondito e non casuale, ma secondo standard europei.
La sicurezza è garantita da personale formato in continuo anche con l'ausili odei vigili del fuoco e con simulazioni di situazioni di rischio".
I commissari sono intervenuti con domande. Stefano Ferretti (IdV), Salvatore Fraccavento (PRC), Simone Pedroni (PD), Angelo Spanò (Verdi) hanno sollevato quesiti anche a RFI, in particolare su un altro episodio, quello di Cogoleto dove ci fu una leggera perdita di etere.
"Proprio l'episodio di Cogoleto - ha risposto Massimo Iorani - conferma la bontà della nostra sicurezza. L'addetto di Savona avvistata la perdita ha subito allertato i responsabili che hanno provveduto a fermare il treno a Cogoleto, per le operazioni di messa in sicurezza".
Per RFI la situazione è monitorata in continuo, in particolare nelle gallerie più pericolose, con telecamere agli imbocchi e in alcuni casi anche all'interno, con un controllo 24 ore su 24 da remoto.
L'assessore Piero Fossati ha invece chiesto quale sia la percentuale di incidenti sul totale dei trasporti. "Il dato non è al momento di nostra conoscenza - ha risposto Fabrizio Delogu di RFI - mi riservo di comunicarlo, posso dire che i trasporti pericolosi sono il 7% del totale".
Sonia Zarino (PD) ha sottolineato "l'importanza di accrescere i controlli sulla manutenzione dei locomotori e dei vagoni, oltre a verificare l'adeguatezza delle misure di sicurezza lungo la linea, anche sulle opere murarie e le gallerie. Il fatto – ha concluso la presidente Zarino - che il materiale rotabile abbia spesso dei problemi è molto preoccupante".

venerdì 9 ottobre 2009

Calendario lavori della Provincia di Genova

LUNEDI 12.10.09
1^-6^COMM.NE
ore 9.30
Audizione OO.SS e Rappresentanti Sindacali Aziendali in A.T.P su”andamento della Soc.ATP in relazione alla situazione di bilancio e alle problematiche dei dipendenti. Parteciperà Ass.re Dagnino.

MARTEDI 13.10.09
COMM.NE RIFIUTI
Ore 10.00
Piano per la prevenzione e riduzione rifiuti nel territorio della provincia di Genova


3^COMM.NE
ore15.00
Approvazioni verbali;
Stato attuativo relativo alla normativa sul risparmio energetico del patrimonio immobiliare della Provincia di Genova;
Richiesta sottoscritta da 1/3 dei Consiglieri della Minoranza per conoscere lo stato dell’arte degli Istituti scolastici ove la Provincia ha competenza sulla manutenzione degli edifici. Parteciperà Ass.Puttini


MERCOLEDI 14.10.09
GRUPPO
Ore 10.30
CONSIGLIO
Ore 15.00


GIOVEDI 15.10.09
1^COMM.NE
ore 10.00
Audizione Pres. Repetto sullo stato dell’arte delle Società partecipate dalla Provincia all’interno del processo di razionalizzazione delle stesse.
Indirizzi per la Nomina, Designazione e Revoca dei Rappresentanti della Provincia c/o Enti,Aziende e Istituzioni.

3^COMM.NE
ore 15.00
Convenzione tra enti per la gestione associata dei Servizi di Polizia Stradale.
Parteciperà Ass.re Fossati

VENERDI 16.10.09
5^COMM.NE
ore 10.00
Incidenti Ferroviari e possibili effetti di natura ambientale nella Provincia di Genova con particolare riferimento all’episodio verificatosi sulla linea La Spezia -Genova all’altezza del Comune di Zoagli la sera del 5.10.09. Sono stati invitati rappresentanti di Prefettura di Genova, Protezione Civile, Vigili del Fuoco,Trenitalia. Parteciperà Ass. Fossati

VENERDI 23 .10.09
5^COMM.NE
ore 9.30
Situazione dei depuratori nella Provincia di Genova, richiesta sottoscritta da 1/3 dei Consiglieri della Minoranza. Parteciperà Ass.Perfigli

LUNEDI 26.10.09
3^COMM.NE
ore 10.00
Comunicazione del Presidente;
Illustrazione Piano Triennale Opere Pubbliche2010-2012 da parte degli Uffici Tecnici e finanziamento per la sicurezza stradale


2^-4^COMM.NE
ore 15.00
Audizione del Movimento di Cittadini Indipendenti per la tutela della vita di Carignano su”Progetto del nuovo ospedale Galliera”

GIOVEDI 29 .10.09
4^COMM.NE
ore 16.00
Approvazione verbali;
Richiesta presentata da 1/3 Consiglieri della Minoranza per “Audizione Pres. Repetto in qualità di membro dell’Autorità Portuale al fine di conoscere nel dettaglio i termini delle gare per il Sesto Modulo e del multipurpose”.

VENERDI 6.11.09
6^COMM.NE
ore 10.00
Sopralluogo c/o il Centro Franco Chiarella in Via dei Lertora 41-Chiavari.
Parteciperanno:
Ass.re Bertolotto,Dott.Girlando dell’UEPE e D.ssa Morello del Centro Chiarella

giovedì 8 ottobre 2009

PROVINCIA: IN CONSIGLIO TRASPORTO FERROVIARIO ANCORA NEL MIRINO

Con un’espressione di opinione di Sonia Zarino (PD) sull’incendio di un locomotore a Zoagli con l’ennesimo pesante disagio sulle linee per i pendolari.

Genova, 7 - Basta “ragionare solo per emergenze, senza pianificare gli acquisti del materiale rotabile e le azioni per far fronte alle situazioni critiche”. Lo ha chiesto con forza in Consiglio Provinciale alle Ferrovie Sonia Zarino (PD) che ha presentato in aula un’espressione di opinione sull’incendio di un locomotore a Zoagli il 5 ottobre scorso che ha causato gli ennesimi pesanti disagi sulle linee a viaggiatori e pendolari. “Se la causa, come sembra probabile, è la vetustà del locomotore, significa che si continua a sottovalutare il pericolo di utilizzare questo materiale rotabile. I viaggiatori bloccati a Brignole dall’interruzione delle linee sono stati lasciati soli, senza alcun tipo di assistenza da parte delle Ferrovie anche se l’azienda ha quasi siglato il nuovo contratto di servizio per il trasporto locale. Evidentemente il monopolio in cui operano, riconfermato dal Governo per sei anni più altri sei, fa sentire alle Ferrovie una sorta di immunità in cui ritengono di poter imporre le proprie condizioni.” Per Angelo Spanò (Verdi) “le Ferrovie evidentemente considerano importanti solo i treni superveloci, i pendolari importano poco, perché l’obiettivo è fare cassa. A Genova purtroppo è stata chiusa l’officina delle squadra Rialzo che era un fiore all’occhiello delle manutenzioni ferroviarie, ed è rimasta la deregulation.” Per Paolo Bianchini (PDL) “quelli per le locomotive sono investimenti a dieci anni, quindi attengono a scelte politiche di una quindicina di anni fa, è inutile polemizzare sulle colpe di questo o di quel governo. Ciò che conta sono gli investimenti in infrastrutture, per l’alta velocità, liberando linee e mezzi su quelle esistenti. Gli incidenti ci sono sempre stati, l’obiettivo è renderli sempre più rari.” Stefano Volpara (PD) considera “molto grave che il nodo del trasporto ferroviario, più volte discusso in questo Consiglio, resti ancora senza soluzione. C’è bisogno di infrastrutture, bisogna decidere quali realizzare e le principali sono quelle ferroviarie, però bisogna partire. E i treni locali restano uno scandalo sul quale il Consiglio Provinciale, con le altre istituzioni, deve prendere posizione con un atto forte.” Renata Oliveri (Gruppo Misto) distingue “una cosa è il trasporto nazionale, su cui gli interlocutori sono Ferrovie e governo, un’altra quello locale su cui le competenze sono anche della Regione, primo interlocutore per Provincia e Comuni su questo tema.”
07/10/2009 - 18:03 - Pro.No. 2009 883/199/5 - CONS - SV/sv

domenica 4 ottobre 2009

Pierluigi Bersani, per dare un senso a questa storia

Partito Democratico, il progetto
(intervento in occasione del Congresso Provinciale del Tigullio)

Il PD è la più grande intuizione politica degli ultimi 20 anni.

E’ il risultato di una elaborazione lunga e faticosa che ha attraversato un periodo ben più ampio e che trae le sue radici nei movimenti di emancipazione popolari e operai di fine ottocento.

Quei movimenti, di diversa ispirazione, laica e cattolica, si riconoscevano tutti, già allora, nell’ideale comune di una società più giusta e più equa.

Una società che sapesse riconoscere a tutti pari dignità e opportunità di riscatto sociale.

Una società dove venisse riconosciuta la dignità del lavoro e dei lavoratori, e sconfitto il loro brutale sfruttamento.

Una società che vedesse tra i suoi compiti principali la riduzione degli squilibri che, allora come oggi, erano enormi.

Ricordare queste radici non è voler tornare al passato, è semmai un modo per ritrovare il senso di una storia che, oggi, si chiama Partito Democratico.

Il Partito Democratico si propone quale sintesi nuova di quegli ideali. Un partito nuovo eppure consapevole della sua storia, alla quale guarda con l’orgoglio di chi ha combattuto lungamente per i diritti dei più deboli, di coloro che hanno sempre faticato a far sentire le loro ragioni.

Anche oggi c’è bisogno di noi, anche oggi bisogna rappresentare le ragioni di chi è oppresso, sfruttato, discriminato.

Occorre più che mai combattere l’egoismo e l’individualismo che la destra propone quale nuovo pensiero unico.

Anche per questo è nato il Partito Democratico.

E tuttavia, molte delle speranze che il PD alla sua nascita aveva suscitato sono andate deluse, e alla massiccia partecipazione degli italiani alle primarie non ha fatto poi seguito una azione di coinvolgimento nella vita del partito.

I mesi che hanno seguito le primarie sono passati senza che a quell’evento seguissero le necessarie conseguenze: il tesseramento, ma anche la mobilitazione ed il coinvolgimento delle persone sui temi in discussione nel Paese.

Sono state deluse molte aspettative, non si è dato seguito al necessario radicamento e non si sono valorizzate tutte le potenzialità che le primarie hanno chiaramente evidenziato.

Il partito non ha saputo dialogare con il Paese, non ha saputo dialogare con le categorie sociali di riferimento: operai, impiegati, piccoli imprenditori, studenti e anziani. Ha perso il contatto con la realtà e non ha saputo costruire una alternativa credibile al pur rozzo progetto politico della destra.

Alle scorse elezioni abbiamo avuto una perdita di 4 milioni di voti, e se sarebbe ingeneroso oltre che ingiusto attribuire tale risultato unicamente al segretario e ai suoi stretti collaboratori, tuttavia non possiamo rilevare come esso sia anche figlio di una gestione del partito che si è rivelata, di fatto, deludente.

Non c’è solo questo. Il PD non ha saputo esprimere, su questioni fondamentali, una linea di pensiero chiara e facilmente riconoscibile dalla gente, da coloro che non usano e non capiscono il politichese. Una linea che permettesse di capire cosa il PD intendeva fare e le azioni che avrebbe portato avanti concretamente.

Alcuni esempi: su testamento biologico e bioetica spesso la voce del PD è stata incerta, e anche sui temi del lavoro e dei rapporti con il sindacato la posizione del partito non ha avuto la chiarezza necessaria. Su questi, come su molti altri temi, le persone si aspettano posizioni chiare, perché è solo a partire da una interpretazione ben definita di una questione che si possono poi sviluppare linee di azione efficaci, in grado di tradursi in atti concreti e nei quali ci si possa identificare, collaborando in prima persona alla loro realizzazione e diffusione.

Così si crea il consenso, e si radica il partito, così si portano avanti e si diffondono le nostre idee sul mondo e sulla società.

Da dove ripartire

1) Occorre ridurre le disuguaglianze e valorizzare davvero il merito

2 aspetti caratterizzano oggi la nostra società:
· cattiva distribuzione della ricchezza
· blocco della mobilità sociale

Occorre una moderna rete di sicurezza sociale, una grande riforma del welfare che riduca questi squilibri e sblocchi la mobilità sociale

-promuovendo processi univoci di inserimento e di stabilità del lavoro;
-dando sostegno alle famiglie;
-offrendo un reddito minimo di inserimento;
-estendendo la qualità del sistema sanitario e rendendolo sostenibile;
-aiutando i non autosufficienti;
-innalzando la qualità dei servizi
-dando sostegno al lavoro femminile

-portando avanti una seria lotta all’evasione fiscale
-promuovendo nuove liberalizzazioni (liberalizzazione non significa liberismo)
-riconoscendo il ruolo centrale della scuola nella formazione e nell’integrazione

2) Legalità

Legalità è democrazia, sono le regole contro la legge della giungla

La crisi della legalità erode le basi dell’organizzazione civile: mafie, abusivismo, diritti che diventano favori, clientele e familismi, violenze grandi e piccole contro i deboli e gli sfruttati: donne, anziani, disabili, immigrati.

La legalità è per tutti, o non è legalità. Ristabilire questo principio è una priorità assoluta per la tenuta della democrazia.

Occorre riformare la PA per renderla più efficiente, ma senza insultarla. Al contrario il vero scopo della destra è distruggere tutto ciò che è pubblico, privatizzare il più possibile e spogliarsi di ogni responsabilità nei confronti dei cittadini.

3) Laicità

E’ la via maestra di una convivenza plurale e fondata sul rispetto delle diverse opinioni. La condizione è che tutti accettino un comune spazio pubblico di confronto e di incontro dove gli unici principi non negoziabili sono la Carta Costituzionale e la Carta dei Diritti dell’Uomo.

Non si può accettare un pensiero che fa dell’esclusione degli immigrati un’azione di governo. Essi rappresentano un tassello importante dell’economia e non possono essere accettati solo per essere sfruttati quasi fossero dei macchinari: braccia, non uomini. Come trattavano noi un tempo, quando emigravamo negli altri paesi.

4) Vocazione maggioritaria
Il PD deve esprimere un progetto che abbia una vocazione maggioritaria e che sia in grado di riunire tutte le forze riformiste.

Il bipolarismo non è il bipartitismo. Occorre rafforzare il modello parlamentare e risolvere il conflitto di interessi.

5) Il Partito

Vecchio-Nuovo

· Vi è chi dice di rappresentare il nuovo, mentre altri rappresentano il passato, la nostalgia per ciò che fu. Tuttavia tutti coloro che si propongono in qualità di leader, e specie coloro che hanno maggiori possibilità di essere i prescelti, hanno alle spalle una storia.

· Questo non è tra l’altro un fatto negativo, in quanto nessuno che non abbia una esperienza di peso come dirigente politico può realisticamente accreditarsi a possibile segretario del PD.

· La vera questione è però se essere davvero un partito: essere cioè una libera associazione di cittadini dotata di identità riconoscibile, organizzazione interna, radicamento sociale, luoghi di discussione e di partecipazione, nonché di regole liberamente accettate e condivise.

· Non aver chiarito questi punti fondamentali ha indebolito il cammino iniziale del PD. Oggi è tempo di cambiare, ripartendo proprio da qui, e porre basi molto più solide per ricominciare la costruzione del PD.

· Occorre costruire questa identità lavorando davvero sui territori, nei circoli, chiamando a raccolta quanti ancora si riconoscono in questo progetto e desiderano partecipare donando un po’ del loro tempo e del loro ingegno a questo che deve diventare il “loro” partito.

· Questo non significa chiudersi, ma dotarsi della struttura organizzativa che ti permette di aprirti alla società con iniziative e azioni mirate;

· Questo ci chiedevano anche i partecipanti alle primarie, ma non abbiamo saputo cogliere il messaggio, e ora non possiamo più permetterci di deluderli nuovamente

· A differenza della destra, non abbiamo bisogno di leader soli al comando, ma di segretari, a tutti i livelli territoriali, che siano forti perché dotati di vero consenso, un consenso che si misura nella capacità di rappresentare, ossia di dare ascolto e voce a tutti gli iscritti e nel saper cogliere la domanda di partecipazione alle scelte del partito che troppo spesso, negli ultimi tempi, non ha trovato risposta.

· Andiamo incontro ad una stagione in cui sarà necessario mobilitarci e mobilitare, e ogni forma di partecipazione dovrà essere incoraggiata per sostenere le nostre idee e le nostre battaglie.

· Per questo e per molto altro ancora, e posto che chiunque sarà il prescelto, saremo tutti uniti per sostenerne l’azione, credo che Pieluigi Bersani sia il candidato giusto a guidare il PD in questo difficile periodo.

sabato 3 ottobre 2009

Roma, manifestazione per la libertà di stampa

Guerre di cifre a parte (300.000 per gli organizzatori, 60.000 per la questura), eravamo davvero in tanti, giovani e meno giovani, venuti da tutta Italia per dire no alla stampa addomesticata, si alla libera e completa informazione.
"Il cittadino non informato o informato male è meno libero". Basterebbe questa frase, detta dal palco dal presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, per spiegare il senso della giornata.

Manifestazione vera, fatta di persone, di cittadini venuti a Roma a stiparsi in una piazza troppo piccola per contenerli tutti non ad acclamare un leader ma a difendere un'idea, quella della lubertà di stampa. Quale migliore risposta ad un partito che strumentalizza la parola libertà, usandola come uno dei tanti slogan di publitalia?
Partiti alle 8.00 di mattina, tornati alle 2.00 di notte con il pullman organizzato dalla CGIL del Tigullio che ringraziamo per l'organizzazione. Siamo stanchi ma soddisfatti di aver partecipato ad un'azione in difesa di un bene così importante quale la libera informazione.
La libertà è come l'aria, recitava uno slogan, ce ne ricordiamo solo quando manca. E' proprio così, per questo occorre difendere i diritti, sempre e ovunque, non dandoli mai per scontati.

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