sabato 25 luglio 2009

Sergio Gentili, responsabile nazionale PD mobilità e trasporti, commenta le politiche del governo

L’impotenza del governo e le sue scelte sbagliate stanno aggravando la crisi nel trasporto aereo e in quello marittimo.
Nei giorni scorsi il governo Berlusconi ha tagliato altri di 50 mln/E ai porti, quelli destinati alla manutenzione e alla sicurezza. Dopo quattro mesi di trattative tra le associazione del cluster marittimo portuale e il ministro per affrontare la grave crisi del settore, il governo invece di accogliere le richieste delle associazioni ha operato altri tagli. Le risorse sono andate ad alleviare i costi della Tirrenia, altra situazione che da tempo è in crisi e su cui si manifesta per intero l’inerzia e la debolezza di governo del Ministro Matteoli.
Nel trasporto aereo la situazione di crisi è sotto gli occhi di tutti come l’inettitudine del governo Berlusconi. Dopo le scelte sbagliate e dannose per il paese su Alitalia, la crisi del settore sta montando velocemente.
Da una parte, la CAI non raggiunge i livelli di servizio adeguati e necessari, con pesanti disagi per i passeggeri, dall’altra parte, il calo della domanda mette in crisi le compagnie come è successo per “Myair”, con altrettanti disagi per i passeggeri e pericoli per l’occupazione.
Il governo invece di intervenire con politiche anticrisi e con proposte di riforma per l’intero settore è irresponsabilmente latitante.
Quello che serve è un urgente intervento del governo per riformare il settore e per affrontare le questioni sociali più urgenti: ritardo pagamento della cassa integrazione, salvaguardia dell’occupazione, livelli salariali, diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, tutela delle maestranze, delle settore manutenzioni, dei risparmi degli azionisti e delle imprese dell’indotto.

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