venerdì 29 agosto 2008

Una brutta esperienza

E’ successo anche a me, nella mia città: un gruppo di teppisti in motorino mi ha scippato la borsa contenente tutte le mie cose. Così, in un attimo: tornavo a casa in bicicletta, era una sera d’estate, il 26 agosto, e pedalavo tranquilla, come sempre. Ad un tratto, un gruppo di ragazzini in motorino mi si avvicina, e io non ci faccio neppure caso. Arrivo al semaforo, scatta il verde, riparto, e ad un tratto uno mi si para davanti alla bicicletta e, con un gesto fulmineo, afferra la borsa posata sul cestino.
Sono rimasta talmente sorpresa da non avvertire neppure paura, lì per lì pensavo ad un stupido scherzo. Poi mi sono resa conto che facevano sul serio, sono partiti a tutta velocità ed io dietro in bici, ma cosa potevo fare? Ho provato a seguirli, ho visto dove andavano, ma dopo sono spariti, e con loro la mia borsa. Dopo la solita trafila: denuncia, blocco carte, cambio serrature…che rabbia e che tristezza, non rendersi conto di tutti i guai provocati per pochi spiccioli poi, perché neppure il telefono possono usare, dato che ho bloccato l’IMEI…davvero una stupidità gratuita, figlia di cosa, io mi chiedo? Del tutto e subito, del vuoto pneumatico di ogni valore, del bisogno di sentirsi qualcuno rapinando le persone indifese?
Resta tanta tristezza e amarezza, e la consapevolezza di non voler cambiare per questo le proprie abitudini, di essere un po’ più prudente e guardinga, questo sì, ma non voglio piegarmi alla logica che bisogna aver paura. Dove sono passati vi sono delle telecamere, a quell’ora erano i soli a passare in 5 a razzo su dei motorini: spero che li identifichino e li fermino. Non tanto e non solo per me, ma soprattutto per quel che ancora potrebbero fare, se si sentissero ormai al sicuro: penso con orrore a quel branco che ronza intorno ad un bambino, o ad una anziana. La microcriminalità non va sottovalutata, anzi, è proprio combattendo contro quella che si aumenta il senso di sicurezza nelle nostre città. In questo caso quei giovani criminali andrebbero presi e rieducati, per evitare che crescendo si lasciassero andare ad imprese ben peggiori.

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