martedì 22 luglio 2008

Il PD del Tigullio incontra Alessandro Repetto, Presidente della Provincia di Genova

Proseguono gli incontri con gli amministratori promossi dal PD del Tigullio. Dopo l’incontro con il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, è stata la volta del Presidente Alessandro Repetto che lunedì 21 luglio presso la Sala Gramsci di Chiavari ha illustrato ai presenti le linee guida dell’azione provinciale. Molti i temi all’ordine del giorno: la gestione degli ATO acqua e rifiuti, i trasporti e la mobilità, la possibile nascita dell’area metropolitana genovese e le sue ricadute sul territorio del Tigullio, la scuola, il turismo, l’energia, i piani di bacino per ricordare solo i più importanti.
Erano presenti, oltre alla Coordinatrice del Tigullio Mavi Zonfrillo, che ha introdotto la serata, l’Assessore Paolo Perfigli e i consiglieri Simone Pedroni e Sonia Zarino.

Dopo un breve accenno alla parziale redistribuzione delle deleghe tra gli assessori e lo stesso presidente, dovute ad esigenze di una migliore funzionalità della Giunta, oltre che a valutazioni di natura politica, Repetto ha fornito ai presenti, in massima parte amministratori locali e responsabili di circoli, una carrellata sulle principali tematiche in discussione in questo periodo.

ATO acqua: la Provincia si propone come soggetto gestore in quanto ente di mediazione e di riequilibrio tra le istanze della città capoluogo e del territorio circostante; Repetto sottolinea l’importanza di una corretta gestione del delicato equilibrio che esiste tra società di gestione e comuni, specie se piccoli. La soluzione alternativa che prevede la formazione di un Consorzio potrebbe costituire una ulteriore complicazione specie per il cittadino, che vedrebbe così aumentare il numero degli enti che intervengono sul servizio idrico, in quanto se alla Provincia rimangono le potestà autorizzative, la gestione e l’erogazione del servizio competerebbe al Consorzio. Si auspica quindi che la legge regionale in itinere recepisca questa impostazione e individui la Provincia quale soggetto di riferimento per gli ATO, supportata eventualmente da un Comitato dei Sindaci il cui parere sia vincolante in occasione di scelte di particolare importanza (scelte gestionali, tariffe, ecc.).

Il tema sarà oggetto di numerosi interventi da parte dei presenti: Ezio Chiesa, consigliere regionale, osserva come il punto cruciale è come contenere i costi del servizio idrico, che sono oggettivamente aumentati in molti comuni del Tigullio. Questo discorso vale del resto anche per il tema dei rifiuti, dove si impone una gestione razionale ma attenta al tema delle tariffe per la cittadinanza. La legge in itinere presso la Regione terrà conto di questa esigenza di mediazione, entro settembre dovrebbe essere varata e si vedrà quindi in che modo essa recepirà le istanze dei territori.
Paolo Perfigli, Assessore con delega alla gestione delle acque, mette in luce le criticità dovute al fatto che il Comune di Genova è anche proprietario dell’azienda che gestisce attualmente per conto dell’ATO il servizio idrico stesso, ossia Iride. Questo fatto crea uno stato di tensione da parte dei piccoli Comuni che accolgono con una certa diffidenza le decisioni prese da una assemblea dove un Comune ha una prevalenza accentuata su tutti gli altri. Esprime inoltre la sua perplessità sulla possibile circostanza di andare a prossime elezioni amministrative con un consorzio ancora in fase di costruzione che potrebbe quindi causare disagi e malfunzionamenti che si andrebbero a ripercuotere immediatamente sull’utenza e quindi sull’elettorato.
Sul tema tariffe poi, annuncia che 1.300.000 euro sono stati reperiti e messi a disposizione per offrire delle agevolazioni agli utenti a basso reddito, e a breve verranno definiti i criteri di ripartizione delle risorse.
Sonia Zarino, consigliere provinciale e presidente della 5 Commissione Ambiente, tutela e salute, osserva come il ruolo equilibratore della Provincia di Genova sia positivamente vissuto da tutte le realtà territoriali e come questa sua funzione sia da valorizzarsi non solo da parte dei territori come il Tigullio, ma anche da parte di Genova, che tramite la Provincia si può rapportare con il resto del territorio in modo più armonico ed integrato, potenziando così il suo ruolo di comune capoluogo. Individuare la provincia quale ente titolare dei due ATO acqua e rifiuti avrebbe proprio questo significato, occorre quindi trovare le forme più adatte perché tutti i territori si sentano rappresentati con pari dignità e siano pronti a collaborare così come è nello spirito dell’ATO stesso.

ATO rifiuti: molti dei discorsi fatti per l’ATO acqua riguardano anche l’ATO rifiuti, del resto la stessa legge regionale in itinere li accomuna nello stesso provvedimento. Repetto ricorda come la Provincia, che ha già varato il Piano Provinciale dei Rifiuti, abbia attivato una Commissione Speciale con lo scopo di sostenere la applicazione di quel piano. Recentemente è stato predisposto un bando per incentivare la raccolta differenziata e che sarà presto pubblicato, per dare ai Comuni che presenteranno progetti in tal senso degli aiuti concreti. Tale bando recepisce anche una mozione presentata dai consiglieri del PD per incentivare la produzione di compost da rifiuti domestici, inserendo una voce di spesa in tal senso. Simone Pedroni, consigliere provinciale, osserva a sua volta come la gestione provinciale dell’ATO favorirebbe anche una più omogenea applicazione del piano dei rifiuti e potrebbe portare delle economie di scala che i singoli comuni non potrebbero realizzare.

Trasporti pubblici: la legge finanziaria in itinere presso il Governo fa rientrare, “grazie” alla Lega, la possibilità di affidamenti in house, e questa è la soluzione preferita della Provincia, dato che il servizio erogato ad oggi ha saputo coniugare le esigenze gestionali con la necessità sociale di servire anche le zone più interne, commercialmente poco appetibili. Viene ricordato anche il recente Piano della Viabilità Extraurbana adottato dal Consiglio e positivamente accolto dai Comuni, che stanno procedendo con l’invio delle loro osservazioni prima dell’approvazione finale. Particolarmente innovativo l’approccio “quadro” del piano che mette insieme ambiente, sicurezza stradale e esigenze della mobilità, analizzando in particolare le possibili sinergie tra i diversi tipi di trasporto pubblico e di interscambio tra pubblico e privato.

Area Metropolitana: sul tema vi è molta incertezza, e sono diversi a livello nazionale i progetti che vengono proposti per realizzare questa nuova entità. Secondo uno di questi, il Sindaco dell’Area assumerebbe “semplicemente” tutte le funzioni del Presidente della Provincia. Non tutti i Comuni della Provincia, però, entrerebbero a far parte dell’Area Metropolitana, per cui non si capisce se si rapporterebbero direttamente con la Regione, magari unendosi in forme consortili su base territoriale. Un’altra ipotesi prevede la fusione di Comune capoluogo e di Provincia in un nuovo ente composto da un mosaico di municipi per riequilibrare meglio la rappresentanza dei vari territori. In questo secondo caso si avrebbe evidentemente un forte ridimensionamento del “potere” della città capoluogo, che verrebbe vista come un insieme di municipi e non come un blocco unico.
Diciamo che entrambe queste ipotesi paiono gravate da forti perplessità, e del resto, osserva, Perfigli, sono ormai decenni che si parla delle città metropolitane senza ancora venirne a capo. Occorre ancora chiarire cosa si intende per città metropolitana e tenere conto, sia detto per inciso, del fattore tempo, che fatalmente muta il significato delle cose e delle esigenze territoriali, che si evolvono senza sosta. Un ente intermedio tra Regione e Comuni, è l’avviso di Perfigli, è necessario, e la Provincia ha questo ruolo di coordinamento e di applicazione del livello legislativo rappresentato dalla Regione.

Scuola: è stato recentemente approvato il piano di ridimensionamento avente lo scopo di meglio distribuire l’offerta formativa sulla Provincia. Un punto molto importante è infatti la capacità di fornire tale offerta in sintonia con le potenzialità che il territorio offre soprattutto in vista di uno sbocco occupazionale e dello sviluppo economico. La Provincia sta lavorando per dotare il territorio di 4 nuovi poli formativi puntando sugli indirizzi marittimo, alberghiero, informatico e gastronomico. L’intento è quello di offrire formazione rivolgendosi soprattutto a diplomati che intendano seguire percorsi di specializzazione in linea con le richieste del mercato ottenendo professionalità fortemente richieste. Sul tema interviene Aurora Pittau, responsabile scuola per il PD, che osserva come la scuola presenti forti carenze sul piano delle strutture, e come questa situazione si trascini ormai da decenni. Avanza quindi la proposta, in seguito recepita da Repetto, che il solo polo chiavarese potrebbe non essere più sufficiente a soddisfare la domanda formativa e come anche altre strutture si rendano necessarie, al di là delle aule, ad esempio quelle per lo sport, le mense, ecc. L’Amministrazione chiavarese sta pensando a soluzioni piuttosto decentrate, che nuovamente porterebbero problemi di trasporto soprattutto per chi viene da fuori città, occorre quindi fare attenzione ed esaminare nel dettaglio tutte le proposte, analizzando le ricadute sul territorio e sulle famiglie degli studenti.
La soluzione “Maria Luigia” proposta recentemente dall’Amministrazione chiavarese non tiene conto dell’accresciuto fabbisogno di aule e strutture, osserva Repetto, e potrebbe essere rivalutata se fosse possibile un aumento volumetrico fortemente osteggiato però dai confinanti, e già oggetto di controversie giudiziarie a seguito delle quali si abbandonò l’ipotesi. Occorrono quindi alternative e aree messe a disposizione da parte dell’Amministrazione, che giustamente non vuole perdere la qualifica di città degli studi, ma che per questo deve dimostrare di volersi adoperare favorevolmente.

Un tema sollevato da molti interventi (Broglia, Podestà, Benente, Cerchi, Tagliati, Lavarello) è stato quello dell’esigenza di comunicare più strettamente tra i vari amministratori del PD e anche di presentare pubblicamente i lavori fatti e i progetti in itinere che l’amministrazione provinciale sta portando avanti, mediante assemblee aperte dove gli amministratori illustrino ai cittadini lo stato di avanzamento dei programmi di governo e dove possano anche recepire ulteriori sollecitazioni da parte dei cittadini stessi. Su tale richiesta è stata manifestata da tutti i rappresentanti della Provincia la più ampia disponibilità, così come vi è la più ampia disponibilità a rapportarsi sempre più strettamente con gli amministratori del PD a tutti i livelli e in tutti i contesti, sia di maggioranza sia di minoranza, per portare avanti azioni il più possibile coordinate e condivise.

Tra le varie iniziative della Provincia, è in preparazione una newsletter che si affiancherà ai tradizionali canali informativi (tabloid, pronoprovincia, comunicati stampa, ecc.), oltre alle iniziative dei singoli consiglieri, assessori, ecc., che dovranno sempre più perfezionare la comunicazione verso il partito e verso l’elettorato.

Repetto non manca infine di sollecitare anche da parte del partito istanze e proposte su temi avvertiti come importanti e che occorra portare all’attenzione della Giunta e del Consiglio, per valorizzare la capacità eleborativa e di progettazione che sempre ha caratterizzato partiti popolari come erano, a suo tempo, il PCI e la DC, la cui esperienza di contatto diretto con i cittadini va senz’altro recuperata e valorizzata.

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