domenica 31 gennaio 2010

PROVINCIA: SÌ DAL CONSIGLIO ALLA MOZIONE SULLA CRISI NEL TIGULLIO

Presentata da Sonia Zarino (PD) ha ricevuto il voto favorevole di tutta la maggioranza e del consigliere Tassi (PDL) e le astensioni di Paolo Bianchini dello stesso gruppo e di Massimo Pernigotti (Lista Biasotti).

Genova, 28 - Chiede l’impegno del presidente della Provincia e della giunta “nelle forme che competono all’ente” perché siano attivati “gli strumenti e le risorse disponibili, compresa la cassa integrazione in deroga, per affrontare nel modo più efficace possibile la situazione di vera e propria emergenza che si è determinata nel Tigullio” e per “mettere in atto gli opportuni strumenti concertativi con gli enti locali e le parti sociali affinchè alle iniziative immediate per fronteggiare la crisi si affianchi una azione per determinare il rilancio complessivo del Tigullio”.

E’ la mozione sulla crisi del tessuto economico e produttivo nel levante provinciale presentata da Sonia Zarino, Simone Pedroni e Maria Angela Milanta (PD) che il Consiglio Provinciale, dopo il dibattito – concluso dall’assessore Paolo Perfigli e in cui con Zarino sono intervenuti i consiglieri Maurizio Barsotti (PDL) e Massimo Pernigotti (Lista Biasotti) - ha approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza e del consigliere Giuseppe Tassi (PDL), mentre si sono astenuti Paolo Bianchini dello stesso gruppo e Massimo Pernigotti (LB).

Per la consigliera Zarino “la crisi economica si è ulteriormente approfondita e contrariamente a quanto si sta dicendo a livello nazionale non si intravvedono spiragli perché i dati delle organizzazioni sindacali e della Camera di Commercio in dodici mesi segnalano che 254 attività del settore manifatturiero hanno chiuso e nell’entroterra del Tigullio sono state 74 le imprese cancellate, mentre i cassintegrati sono aumentati in modo esponenziale e le stime più ottimistiche dicono che solo il 70% rientrerà al lavoro.

E’ nostro dovere cercare azioni strutturali per aiutare il Tigullio ad uscire dalla crisi, con un impegno specifico nei confronti del tessuto produttivo - che chiede anche infrastrutture e spazi dal tunnel della Fontanabuona, al prolungamento di viale Kasman, alla colmata di Lavagna, alle aree per la Lames - per comprendere anche quali siano i settori con le maggiori prospettive di rilancio e di crescita.”

Maurizio Barsotti ha detto che “l’obiettivo nel Tigullio è di risolvere problemi atavici, di spazi, per facilitare l’incremento imprenditoriale. Che gli incentivi economici regionali siano usati al meglio, semplificando le procedure per le imprese e che ci siano maggiori facilitazioni nell’accesso al credito.”

Secondo Massimo Pernigotti “la mozione contiene elementi positivi per fronteggiare la crisi partendo dagli strumenti che la Provincia può avere a disposizione, ma anche negativi perché non prevede un movimento attivo sul territorio, bensì un’azione tardiva e soprattutto generica per correre ai ripari.”

Per l’assessore Perfigli (che il 10 febbraio avrà a Chiavari con Regione, parti sociali, enti locali e categorie, un nuovo incontro per “presidiare e studiare ulteriori azioni e strumenti concreti nello sviluppo di politiche attive per il lavoro”) l’impegno della Provincia sulla crisi “è quotidiano e concreto, con assoluta consapevolezza della serietà delle difficoltà del Tigullio sulla quale occorre però anche un’analisi molto puntuale dei dati, per leggerli nella loro giusta articolazione, perché nei numeri delle imprese in crisi ce ne sono anche molte individuali.”

Le aziende hanno esigenze di spazi “e per la Faci di Carasco che chiedeva un’area per il nuovo magazzino, attraverso la pianificazione si sta avviando questa operazione, nelle scorse settimane è stato definito l’accordo di pianificazione per l’insediamento della Lames a Pian Seriallo e ora c’è bisogno che il Comune di Chiavari e l’azienda raggiungano l’intesa per arrivare all’accordo di programma conclusivo” e anche per le infrastrutture la Provincia “sta lavorando, è in atto l’iniziativa sul tunnel della Fontanabuona, su viale Kasman ci sono ancora opinioni diverse, ma la Provincia sta dando tutto l’impulso possibile e il progetto per la colmata di Lavagna potrà rispondere alle esigenze di rafforzamento della nautica e vorremmo individuarvi anche la soluzione per il depuratore.”

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