lunedì 4 gennaio 2010

I danni provocati dal maltempo in Liguria: prevenzione sempre più difficile a causa dei tagli alle risorse per la difesa del suolo

I recenti gravi eventi metereologici che hanno colpito anche la Liguria dovrebbero far riflettere sulla necessità e urgenza di intervenire per salvaguardare il patrimonio ambientale e urbanistico della nostra regione.

Mareggiate straordinarie, unite a piogge torrenziali hanno flagellato coste ed entroterra, provocando gravi danni alle strutture e frane che in alcuni casi hanno isolato strade e frazioni.
Si fanno sopralluoghi, si contano i danni, si chiede, giustamente, lo stato di calamità naturale. Ci si domanda se tutto ciò si sarebbe potuto evitare, magari con una prevenzione più adeguata.
Certo, il tema della difesa del suolo è quantomai importante in un Paese geologicamente fragile come l’Italia, e la Liguria è una regione particolarmente a rischio, data la sua natura montagnosa.
L’opposizione poi fa il suo mestiere e tira in ballo Provincia e Regione, addossando ad esse colpe e responsabilità del disastro.

Peccato che il Governo Berlusconi, sul tema difesa del suolo sia di parere diverso tanto che in Finanziaria gli stanziamenti per la difesa del suolo siano, in realta', fortemente in calo: dai 510 milioni di euro del Governo Prodi si e' passati ai 270 dello scorso anno e infine ai 120 previsti per il 2010. Praticamente nulla o quasi.

Spero quindi che chi sollecita dai banchi dell'opposizione interventi consistenti in difesa del suolo voglia unirsi a quanti chiedono da tempo al Governo di mutare questa linea di tagli alla difesa del suolo che toglie ossigeno proprio agli interventi di cui il nostro territorio ha bisogno.

Investire in sicurezza attraverso un serio programma di gestione e manutenzione del territorio rappresenta lo strumento piu' idoneo per uscire dall'emergenza garantendo anche una concreta ripresa occupazionale ed economica dei territori, ma certo senza risorse questo obiettivo non può essere colto.

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