mercoledì 3 giugno 2009

Sulle infrastrutture ad essere indeciso non è il Partito Democratico

E’ davvero curioso constatare come una occasione di confronto e di dialogo tra amministrazione e cittadini venga stigmatizzata da chi, oggi, si trova all’opposizione e taccia di irresolutezza i promotori dell’iniziativa. Il riferimento è al dibattito sulla Gronda genovese e al giudizio recentemente apparso sul periodico locale “Il Mare” espresso da un consigliere provinciale dell’opposizione, che accusa Sindaco di Genova, Presidente della Provincia e Presidente della Regione (“tutti di sinistra”, si premura di precisare), di “rimbalzarsi responsabilità, scelte, problemi” senza arrivare a risolvere nulla.

Tale giudizio giunge davvero inaspettato se si pensa che il consigliere in questione, in occasione della messa in votazione dell’ordine del giorno con cui il gruppo del Partito Democratico esprimeva in Consiglio parere favorevole al progetto Gronda, si asteneva dalla votazione, non dicendo né sì, né no. Un po’ di coerenza, per favore: chi era l’indeciso, in tale occasione? Di fronte ad una precisa volontà espressa dal Consiglio Provinciale di Genova riguardo alla necessità di portare avanti un’opera complessa ed importante quale la Gronda, il consigliere si astiene, salvo poi accusare gli altri di indecisione.

Infrastrutture importanti come la Gronda, il tunnel della Fontanabuona, viale Kasman vanno discusse e condivise con i territori, per trovare le soluzioni migliori e meno impattanti, ancorché in grado di risolvere le problematiche della mobilità: per questo il dibattito pubblico è stata una esperienza utile che ha sortito l’effetto di migliorare i progetti e portare all’attenzione dei decisori punti critici e proposte migliorative. Certo, la discussione, il confronto e l’ascolto delle istanze dei cittadini non fa parte dello stile di governo del centro-destra, e per questo forse tali pratiche di democrazia partecipata vengono viste più come un fastidio che come una occasione di confronto e di miglioramento dei progetti in campo.

Noi siamo convinti del contrario, e non abbiamo paura di affrontare il dialogo con i cittadini, insieme ai quali vogliamo dar vita ad un modo nuovo e condiviso di operare le scelte che vengono fatte nell’interesse della collettività.

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