sabato 13 giugno 2009

Il Partito Democratico che vorrei

Vorrei un PD che mettesse al centro della sua azione i concetti di solidarietà, equità, giustizia, laicità, lavoro, rispetto delle regole, stato sociale, libertà di espressione, tolleranza, condivisione delle scelte.

Vorrei un PD dove è facile riconoscersi poichè chiare sono le parole che porta avanti, e dove i tatticismi non sono la regola, dove sono le idee a contare e non i raggruppamenti e le cordate.

Vorrei un PD che tornasse a porre la questione morale, a denunciare il conflitto di interessi, e che scegliesse, senza se e senza ma, di essere dalla parte dei più deboli.

Un PD che sappia prospettare ai giovani una speranza per il futuro, dove contino davvero il merito e non servano raccomandazioni, dove essere di sinistra non è una forma di snobismo intellettuale, ma è una reale occasione di emancipazione sociale.

Un PD vincente, perchè capace di portare avanti una visione protesa verso un futuro migliore per tutti. Un futuro che si costruisce con la formazione di qualità, la ricerca, il lavoro, un futuro che non dobbiamo farci scippare dal pensiero unico del Grande Corruttore.

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