lunedì 15 giugno 2009

La nuova colmata a mare di Chiavari: e se ospitasse anche il nuovo polo scolastico?

Il progetto della nuova Colmata che il Comune di Chiavari sta portando avanti si caratterizza per la sua rilevanza in termini di superfici occupate e di cubature da realizzare: ben 80.000 mq di superficie, 7000 dei quali sarebbero riservati all’edilizia privata, 1370 ad attività commerciali, più di 7000 alla ricettività alberghiera e alla ristorazione ed oltre 60.000 ad attività sportive e culturali.
Si parla, tra l’altro, di nuovi campi di calcio, piscine, centro congressi e centro benessere, di una biblio-mediateca e di un albergo a 4 stelle in collegamento con il porto turistico che vedrebbe crescere da 460 a 608 il numero di posti barca.

Non vogliamo qui entrare nel merito della scelta di compiere questo ampliamento, ma piuttosto riflettere sulle destinazioni d’uso per esso individuate, pensando che forse ve ne potrebbero anche essere altre.

L’anno scorso Chiavari è stata al centro di una veemente polemica con la Provincia e con la passata Amministrazione sul tema del reperimento di spazi idonei all’insediamento di un polo scolastico finalmente adeguato alle esigenze formative degli adolescenti del Tigullio. Gli istituti scolastici superiori presenti a Chiavari presentano, come sappiamo, notevoli criticità sul piano strutturale e della sicurezza, e necessitano di ingenti interventi, che le proprietà cui essi appartengono sono riluttanti a compiere. La Provincia paga per questi istituti somme notevoli per l’affitto e sarebbe disponibile a pagare la realizzazione di strutture nuove, se solo si trovassero le aree idonee allo scopo.

Tramontate le alternative proposte a Chiavari in passato, ora non più percorribili per diversi motivi tra cui le scelte dell’Amministrazione stessa, il problema resta irrisolto, tanto che altre Amministrazioni del Tigullio, ossia Lavagna e Sestri Levante, hanno generosamente manifestato la loro disponibilità a farsi carico di questa esigenza non più procrastinabile.

Chiavari vuole d’altronde, comprensibilmente, mantenere il suo ruolo di Città degli Studi e la realizzazione della nuova colmata porta degli elementi nuovi. L’area della colmata si pone, a nostro avviso, come un possibile sito ove realizzare, variando un poco il mix delle destinazioni d’uso previste, il polo scolastico. Una struttura tanto attesa (almeno nelle dichiarazioni), ma per la quale non si riesce proprio a trovare una sede “possibile”.

Dal punto di vista logistico l’area appare ideale perché a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, e dalle principali linee di autobus costieri e dell’entroterra. Questo consente l’afflusso degli studenti e del personale docente e non docente evitando ulteriori congestionamenti della circolazione viaria.

Sappiamo anche che nell’area della nuova colmata è prevista una dotazione copiosa di impianti sportivi, che potrebbero essere facilmente utilizzati anche dagli alunni del polo scolastico, così come gli spazi verdi. L’area non è peraltro nuova alla funzione scolastica, come testimonia la presenza dell’attiguo istituto Santa Marta.

Sono molteplici, come si può vedere, i vantaggi di una soluzione di questo tipo, che consentirebbe a Chiavari di continuare ad essere la Città degli Studi offrendo una soluzione concreta alle esigenze del suo territorio di riferimento, il Tigullio.

Il tema della formazione è più che mai cruciale se vogliamo offrire ai nostri giovani delle reali opportunità di crescita e di occupazione: per questo dobbiamo sentirci tutti impegnati a garantire loro le sedi più adatte perché i progetti formativi possano trovare la sede migliore e svilupparsi grazie a strutture moderne ed efficienti.

La sede della colmata presenta una serie di potenzialità che dovrebbero essere valorizzate a beneficio della formazione dei nostri giovani, per i quali vale la pena, io penso, “sacrificare” qualche metro cubo di alberghi o di centri commerciali.

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