martedì 15 aprile 2008

Lavagna, testa a testa tra PD e PDL nelle elezioni 2008

Dopo lo spoglio dei voti, sono soltanto 350 i voti che separano il PD dal PDL: 2863 contro 3179.
Il PD si conferma quindi come un partito capace di raggruppare le forze progressiste e riformiste del Paese, e se la tornata elettorale non gli ha consegnato la guida del Paese, molto dipende dal grande successo della Lega e dal contemporaneo astensionismo, che è stato appannaggio soprattutto dei delusi del centro-sinistra.
A Lavagna la coalizione PDL+Lega ha totalizzato il 47,81% dei consensi, mentre quella PD+Lista Di Pietro si è fermata al 40,51%, con una differenza di 580 voti.
Tentando una prima analisi, potremmo dire che il risultato favorevole alla destra vede premiata una visione del Paese ripiegata su se stessa. Questa visione conservatrice, che da destra enfatizza i pericoli insiti nei grandi cambiamenti socio-economici a livello globale, tende a dare risposte di retroguardia, cavalcando populisticamente i timori che serpeggiano nella società e che fanno temere un drastico abbassamento del tenore di vita fin qui condotto.
I moderati appartenenti al ceto medio-basso sono senz'altro i soggetti più sensibili, perchè più vulnerabili, su temi quali la globalizzazione, l'immigrazione, l'aumento dei prezzi, la pressione fiscale.
Se la Cina si fa minacciosa sui mercati, ecco che Tremonti ripropone i dazi, che tutti i più autorevoli economisti bollano come inutili se non dannosi, ma che per i piccoli imprenditori sono una misura semplice da capire e fortemente desiderata.
In generale, vince una visione egoistica del proprio futuro, ed è egoistica perchè pessimistica, perchè pensa che le cose andranno peggio, e che allora occorre approntare le difese per resistere alla tempesta che verrà. E' una psicologia da città sotto assedio, creata e coltivata durante il precedente governo berlusconi e poi nei due anni di opposizione. Non è certo con questo spirito di retroguardia che potremo andare incontro ai cambiamenti che caratterizzeranno il mondo nei prossimi anni, perchè la Storia insegna che chi resiste alla sua corrente, non sapendovi navigare con mano ferma e sguardo aperto, inesorabilmente finirà per scomparire tra i flutti.

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