domenica 15 marzo 2009

PROVINCIA: SI ALLA MOZIONE SULLE ENERGIE RINNOVABILI

Firmata da Sonia Zarino e altri consiglieri del Pd e approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle opposizioni, impegna la Provincia a perseguire gli obiettivi del pacchetto europeo “energia e clima”. (scarica il testo completo)

Genova, 11 - Più energia dalle fonti rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, nel rispetto del “pacchetto energia e clima” dell’Unione Europea che eleva al 20%, entro il 2020, la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e riduce della stessa percentuale, sempre entro il 2020, le emissioni di anidride carbonica rispetto a quelle del 1990 per cercare di fermare il surriscaldamento del pianeta e iniziare a ragionare su un’economia che affronti il “dopo petrolio” incentivando ricerca, tecnologia e innovazione.

Lo chiede la mozione presentata in Consiglio Provinciale dai consiglieri del PD Sonia Zarino, Gabriele Gronda, Stefano Volpara, Maria Angela Milanta, Clara Sterlick, Simone Pedroni e Claudio Villa, approvata con il voto favorevole di tutta la maggioranza e l’astensione delle opposizioni. Il documento impegna il presidente e la giunta provinciale “a sollecitare il Governo a farsi promotore dell’attribuzione all’Unione Europea di reali poteri sovranazionali, sul modello della C.E.C.A. per attuare le misure adottate e di risorse proprie derivanti dall’applicazione di una Carbon-Tax europea per finanziare l’attività” e “nel frattempo la Provincia a perseguire per quanto di sua competenza, gli obiettivi del ‘Pacchetto’ europeo”.

Nel dibattito, concluso dall’assessore Sebastiano Sciortino, sono intervenuti Sonia Zarino (PD), Claudio Muzio (AN), Paolo Bianchini (FI), Federico Campanella (PD) e Angelo Spanò (Verdi).

Per Zarino “gli investimenti nelle energie rinnovabili danno una forte spinta innovativa, come ha compreso la Germania creando in questo campo anche molti posti di lavoro in settori dal grande avvenire, a fronte dell’obsolescenza dei settori industriali più legati ai combustibili fossili che, fra l’altro, l’Italia non possiede, mentre è ricchissima di sole e di vento e l’impiego incentivato di queste fonti rinnovabili potrebbe portare nuovo sviluppo sostenibile e posti di lavoro.”

Secondo Muzio il tema “è di grande interesse e attualità e riguarda anche l’approvvigionamento energetico che non può derivare da una sola fonte, ma va diversificato, anche per evitare rischi di ricatti, con una buona quota di fonti rinnovabili, però il dispositivo della mozione che prevede la Carbon-tax in un momento di difficoltà clamorose per le imprese non mi piace.”

Anche Bianchini (come Maggi, che ha chiesto di stralciarla dalla mozione) è tornato sulla proposta di Carbon-Tax: “non siamo d’accordo – ha detto – perché L’UE si è già pronunciata, c’è una proposta di direttiva che non riguarda la Carbon-Tax, ma progetti per sviluppare le energie rinnovabili senza la leva fiscale, tra l’altro preoccupante se fosse gestita dall’esecutivo europeo, sul quale l’organo sovranazionale di rappresentanza popolare non ha un effettivo controllo.”

Campanella, nel sottolineare che “le linee d’azione del pacchetto europeo hanno la duplice funzione di salvaguardare e tutelare l’ambiente e di sostenere lo sviluppo e i suoi effetti occupazionali” ha replicato sulla Carbon Tax che “il suo meccanismo non incide su tutte le attività produttive, ma incentiva i comportamenti virtuosi e disincentiva chi non li mette in atto, usando misure e valutazioni ben diverse nei confronti, per esempio, della grande industria che continua a usare energia da fonti non rinnovabili o delle piccole e medie imprese.”

Spanò, che ha invitato le opposizioni “ad approvare la mozione, come avete fatto con quella presentata da me sul protocollo di Kyoto” ha citato “il bell’esempio della Regione Lazio che a Montalto di Castro ha aperto i cantieri per il più grande impianto fotovoltaico in Italia che fornirà energia a quindicimila famiglie”

L’assessore Sciortino ricordando “l’impegno importante della Provincia” che ha aperto anche uno sportello per le energie rinnovabili con il Muvita ha detto “serve un’azione radicale di tutti gli enti, compresi i più piccoli anche per interventi a livello locale perché tutto ciò che può servire a incrementare le energie rinnovabili va preso in considerazione”. L’assessore ha parlato anche del nucleare: “tecnicamente finora restiamo agli impianti di terza generazione – ha detto - senza smaltimento delle scorie se non dopo un migliaio di anni e con caratteristiche analoghe a quelle di Chernobyl. Non so quanto sia bella questa situazione, sapendo che il nucleare avanzato sarà pronto solo tra dieci-dodici anni.” In dichiarazione di voto Muzio ha definito “azzardata l’affermazione dell’assessore sul nucleare attuale che sarebbe ancora simile a quello di Chernobyl.”

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