mercoledì 7 gennaio 2009

Fermiamo la strage a Gaza

In questi giorni di inizio d’anno, quando si vorrebbe guardare con speranza al futuro, siamo invece costretti ad assistere ad un’ennesima tragedia, perpetrata sotto lo sguardo attonito ed impotente del mondo intero.
Cosa si può dire se non: fermate il massacro! Quando si tagliano le vie di fuga, quando si chiudono i varchi ai profughi, e si gettano bombe anche sulle scuole, davvero ogni speranza sembra perduta, ogni residuo di umanità cancellata. Troppo odio, troppo rancore sedimentano nell’animo dei popoli in lotta: ciascuno convinto del proprio buon diritto, e per questo determinati a combattere fino alla fine. Ma a quale prezzo? Distruzioni immani di vite, cumuli di sterili macerie che chissà quando potranno essere ricostruite, per essere poi demolite di nuovo.
Innanzi tutto fermare la guerra, fermare la strage. E poi capire, capire davvero, senza pregiudizi, senza preconcetti. Capire cosa è successo, quali sono le radici di questo conflitto infinito. Vi è un popolo che dice di voler proteggere la propria sicurezza, ve ne è un altro che denuncia una occupazione durata più di 60 anni. Capire, certo, e cercare di dipanare con pazienza la matassa. Una forza di interposizione (i caschi Blu) rappresenterebbe una buona soluzione per mantenere un minimo di tranquillità e permettere la ripresa dei negoziati. Ma, prima di tutto FERMATEVI! FERMATE IL MASSACRO.

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