giovedì 6 marzo 2008

Lavagna ed il nuovo Polo Scolastico del Levante, una alternativa concreta e condivisibile

La disponibilità del Comune di Lavagna ad ospitare il futuro Polo Scolastico del Levante dev’essere considerata con grande attenzione, in quanto porterebbe al territorio nel suo complesso delle ricadute importanti.
E’ noto che recentemente si è imposta la necessità di ripianificare l’offerta formativa del Tigullio per rispondere alle nuove normative che assegnano ai territori, ed in particolare alla Provincia, le competenze relative alle funzioni di organizzazione e razionalizzazione delle istituzioni scolastiche.
L’indisponibilità dell’Amministrazione chiavarese di dare seguito al progetto di realizzazione di nuove strutture scolastiche nella zona di via Ghio ha reso impercorribile il potenziamento dell’offerta formativa nella stessa cittadina, così come previsto nel Piano Provinciale attualmente in itinere.
Nell’ambito dell’analisi delle possibili soluzioni da ricercarsi per il soddisfacimento di quelle che sono le esigenze formative del Levante, l’offerta avanzata dal Comune di Lavagna appare compatibile con tutta una serie di requisiti che cercherò brevemente di elencare, senza aver la pretesa di esaurirli:

  • Lavagna, la cui posizione geografica è, rispetto al corso del fiume Entella, speculare a quella dell’attuale sede degli istituti, ossia Chiavari, possiede una piana molto pregiata dal punto di vista ambientale, attualmente in gran parte libera perché sottoposta a vincolo determinato dall’esondabilità del fiume stesso;
  • Tale vincolo è in fase di superamento, in quanto sono previsti a breve i lavori per la messa in sicurezza dell’argine;
  • Il Piano Regolatore di Lavagna prevede in tale zona un’area servizi che potrebbe corrispondere ai servizi scolastici del nuovo Polo;
  • Lavagna possiede già alcune affermate realtà nell’ambito della formazione professionale, come la scuola alberghiera e la nautica;
  • La distanza del nuovo complesso dal centro città e dalle stazioni ferroviarie appare paragonabile con quella degli attuali istituti, e non parrebbero necessarie grosse modifiche nell’offerta di mobilità, a parte un incremento delle fermate del treno presso la stazione di Lavagna ed una modesta riorganizzazione delle linee di autobus esistenti.

I benefici che il territorio potrebbe trarre dall’insediamento di un Polo per la formazione professionale di alto livello, sono notevoli:

  • l’insediamento di una infrastruttura scolastica territoriale di indubbia importanza e prestigio, avente un impatto ambientale molto basso e una facile integrabilità con l’ecosistema della Piana;
  • la possibilità di realizzare ambienti e locali adeguatamente dimensionati ad ospitare la didattica sviluppata nel complesso scolastico, ivi compresi laboratori, mense e attrezzature sportive, che potrebbero essere fruiti anche per attività extrascolastiche, e porsi come centri propulsivi di socializzazione e di aggregazione per i giovani;
  • la possibilità di sperimentare nella realizzazione di tale complesso tecniche nuove di bioarchitettura e di risparmio energetico, tali da porsi come utili esempi anche in ambito didattico e formativo, e diventare oggetto di studio per gli stessi allievi;
  • accanto ai mestieri più tradizionali ed artigianali, che vanno riscoperti e modernizzati, un impulso allo sviluppo di nuove professionalità legate più specificatamente al mondo dell’informatica e delle tecnologie innovative, che siano in grado di fornire ai giovani quel bagaglio di saperi indispensabili per garantire maggiori possibilità di sbocco sul mercato del lavoro;
  • la promozione di sinergie sul territorio con nuove imprese a basso impatto ambientale e ad alto rendimento occupazionale di tipo qualificato. Anche in questo caso, pensiamo alle aziende artigianali ma anche alle imprese attive nel settore delle nuove tecnologie.

Sviluppare in particolare un tessuto produttivo dove le aziende innovative diventano una parte importante di tale tessuto, mi parrebbe una ipotesi che si adatta alla natura del nostro territorio, che per le sue caratteristiche di pregio e di delicatezza degli ambienti naturali non può sopportare uno sviluppo incentrato su attività pesanti, che comportino un impatto insostenibile dal punto di vista ambientale.
Penso sia per questo altamente auspicabile che il Comune di Lavagna prosegua nel suo proposito di mettere a disposizione le aree necessarie, e successivamente si faccia promotore di un progetto che, definendo tempi e modalità di esecuzione, possa contribuire alle necessità del territorio con una struttura scolastica di tipo innovativo, in grado di generare professionalità e concrete opportunità occupazionali.

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