mercoledì 12 novembre 2008

Il PD ligure presenta una interrogazione presso la Commissione Trasporti in favore dei pendolari denunciati da Trenitalia

Sono molte le testimonianze di solidarietà giunte ai pendolari liguri denunciati da Trenitalia per diffamazione a mezzo stampa. Il caso è giunto in parlamento e anche il PD, attraverso l’on. Mario Tullo ha deciso di presentare una interrogazione urgente che chiede al Ministro dei Trasporti di attivarsi presso Trenitalia affinchè la querela venga ritirata.

Appare infatti sproporzionata la reazione di Trenitalia rispetto a qualche comunicato stampa dai toni forse accesi, ma che si giustificano pensando alla reale drammaticità della condizione dei pendolari, che hanno certo più di un motivo per ritenersi non solo insoddisfatti, ma, piuttosto, decisamente arrabbiati per come il servizio di trasporto pubblico è effettuato da Trenitalia.

Ricordiamo solo brevemente che tutta questa vicenda è nata a seguito della sostituzione delle carrozze usate per gli IC in servizio tra Genova e Milano con vetture “revampizzate” usando vecchi convogli opportunamente riconvertiti in modo da far entrare più persone, riducendo gli spazi e il comfort. Se si pensa che parliamo di pendolari che passano in media più di 3 ore in treno ogni giorno, si può immaginare quanto già solo questa riduzione di spazi vitali abbia potuto influire negativamente. Se aggiungiamo anche sedili scomodi, finestrini sigillati e aria condizionata rotta d’estate, porte tagliola, e altre amenità di questo tipo, come non giustificare l’esasperazione sfociata poi nei comunicati al vetriolo lanciati dal Comitato?

L’auspicio è che questa vicenda possa trovare al più presto una soluzione positiva e favorevole ai pendolari querelati (i due liguri e il collega di Piacenza, colpevole di aver risposto con una e-mail di solidarietà), e che Trenitalia receda dal proposito, di certo sproporzionato e che non tiene conto delle condizioni psicologiche degli utenti costretti a combattere quotidianamente con ogni sorta di disservizi.

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